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    Croce rossa in fuga?

    di redazione
    04 Aug 2005

    Irreperibile da due giorni il personale italiano della Croce Rossa a Baghdad(*)
    All'ospedale della Croce Rossa Italiana di Baghdad il personale italiano è sparito. Per le corsie non si nota un cambiamento rilevante, e non si respira neppure aria di smobilitazione. I medici e gli infermieri iracheni sono all'opera, ma da due giorni ormai l'intero staff di nazionalità italiana, che di solito lavora nell'ospedale, è irreperibile. Potrebbe essere un cambio di personale, ma così non è. Potrebbe anche essere finalmente arrivato il passaggio di consegne tra gli italiani e gli iracheni. Ma perché farlo di nascosto, spostando il personale di notte e portandolo in fretta e furia sotto l'ala protettrice dell'esercito degli Stati Uniti? Di sicuro non c'è stato alcun allarme attentati. Lo smentiscono sia da Baghad che dall'ufficio stampa della Cri. La Cri a Baghdad. Quella italiana è la sola sezione della Croce Rossa Internazionale che negli ultimi anni, fin dall'ottobre del 2003, ha mantenuto una presenza attiva nella capitale irachena nonostante la precaria situazione di sicurezza. Lo staff italiano presso l'ospedale Medical City di Baghdad contava di una quindicina di persone: infermieri, operatori sanitari generici e, a quanto ci risulta, un solo medico. Unitamente al personale iracheno, svolgono attività di pronto soccorso, visite specialistiche, interventi chirurgici e trattamenti in ambiente protetto, per casi di gravi ustioni.

    Continua...


    All'ombra del Ponte

    di Antonio Mazzeo
    03 Aug 2005

    Si accelerano le procedure per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e i gruppi concorrenti si lanciano in una girandola di acquisizioni e fusioni societarie. L'Alta Velocità ferroviaria e le Olimpiadi di Torino consolidano la leadership della lobby del Ponte. Fioriscono le allenze con le rampanti imprese locali.
    Luglio da grandi manovre per il settore italiano delle costruzioni. È bastato l'annuncio del ministro delle Infrastrutture e dell'amministratore delegato della Società Stretto di Messina che entro la fine dell'estate si conoscerà il nome di chi presiederà ai lavori per il Ponte sullo Stretto, perchè i concorrenti in gara si lanciassero in una sfida fatta di reciproche acquisizioni e fusioni onde mutare i rapporti di forza in campo.

    Continua...


    Quando i falchi volano basso

    di Fabrizio Casari
    02 Aug 2005

    Un falco. Un estremista. Uomo incapace di mediare e di parlare. Comunque lo si sia voluto definire, da oggi Roger Noriega, sottosegretario Usa per l'America latina, è soprattutto un "ex". Le dimissioni del funzionario oltranzista, che ha dedicato la sua missione a minacciare Cuba, Venezuela e Nicaragua, sono arrivate sulla scrivania della signora Condoleeza Rice, di lui grande supporter. Il portavoce Sean Mc Cormak non ha indicato quale sarà il successore, la cui nomina dipende esclusivamente da Gorge W. Bush. Come già qualche tempo addietro con Otto Reich, compare d'avventura di Noriega, la Casa Bianca pare intenzionata a ridipingere la facciata (non certo le fondamenta) della sua politica verso l'America latina utilizzando personaggi meno abituati a raccogliere delusioni e sconfitte.
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    Bologna, 2 agosto 1980. Una strage dimenticata...

    di Franco Chievegatti
    01 Aug 2005

    Dal nostro corrispondente dalla Tunisia
    Cadaveri smembrati, feriti agonizzanti, lamenti di sepolti vivi, auto ridotte a rottami, un' ala della stazione ferroviaria sbriciolata dall' esplosione, gente che inebetita si aggirava sul piazzale esterno, polvere, odore di morte. E l' orologio, quel grande orologio rimasto al suo posto sull' angolo del fabbricato centrale, che ancor oggi - e per sempre - ha fermato il tempo alle 10,25. Sono queste le prime immagini che, cronista, mi stampai nella memoria arrivando sul posto pochi minuti dopo la strage. E che non cancellero' mai più.(Immagine "Studio Pulga e Petrini")

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    La guerra asimmetrica continuerà a lungo

    di mazzetta
    31 Jul 2005

    L'altissima professionalità ed il grado di controllo che esprimono i centri di potere che la promuovono, ne garantiscono la perpetuazione nei prossimi decenni. L'accettazione dello scenario di guerra come normalità del vivere è ormai assoluta. Dopo gli ultimi attentati in Gran Bretagna ed Egitto, l'ennesima scossa alle mandrie assopite e narcotizzate nel falso benessere occidentale; la reazione generale è quanto di più scontato ci si potesse attendere. Prima di tutto è evidente il calo della tensione alla partecipazione all'evento: la ripetizione ne uccide l'eccezionalità, l'enormità del 9/11 riduce l'impatto degli attacchi successivi, in termini dimensionali, sulle opinioni pubbliche. Londra, e Sharm el Sheik, per quel che riguarda la comunicazione, sono deja-vu anche se, non per questo, meno tragici. La guerra è sempre tragica, e anche se ce la mettono tutta per farci vivere guerre poco sensibili alle masse, la realtà sul terreno non cambia: è quella di una guerra.
    Continua...


    L'armata evangelica alla conquista del mondo

    di mazzetta
    27 Jul 2005

    Il ritorno del medioevo dietro i Teoconi.
    Quante divisioni possiede Giorgino? Il Neo-papa dei Cristiani Rinati conta su un esercito di fedeli in tutto il mondo, che si espande travolgendo ogni ostacolo e resistenza. Durerà a lungo? L’U.s. Army ha un problema; anche la U.s. Air Force ha un problema e ancora più grosso ce l’ha la U.s. Navy.
    Non è un problema di organico, che pur esiste, e neppure di mezzi insufficienti; quello che sta scuotendo le forze armate americane è il problema della composizione confessionale del corpo dei cappellani miltary (MC).

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    Ma quanto è trendy il braccialetto di plastica!

    di Sarah Pozzoli
    26 Jul 2005

    Vai su ebay, il famoso sito di aste on line e hai l'imbarazzo della scelta. C'è il braccialetto giallo con la scritta "Live strong", "vivi forte", il primo e il più venduto (20 milioni di pezzi, dicono le stime), lanciato per sostenere la ricerca sul cancro dalla Fondazione Lance Armstrong, il ciclista americano che ha sconfitto il male e poi ha vinto sei volte il Tour de France. C'è quello bianco contro la miseria ("Make poverty history", "metti la povertà nella storia"), venduto da varie associazioni di volontariato, che piace tanto ai no global, e quello bianco e blu per mandare aiuti nelle aree del sud-est asiatico colpite dallo tsunami.
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    Il nuovo piano energetico del presidente Usa

    di mazzetta
    25 Jul 2005

    Il discorso alle Tv:
    "Questa sera voglio parlarvi di una questione sgradevole, in relazione ad un problema inedito nella nostra storia.
    Con l'eccezione di prevenire le guerre, questa è la sfida più grande che il nostro paese dovrà affrontare durante il tempo delle nostre vite. Le crisi energetiche non ci hanno ancora sopraffatto, ma lo faranno se non agiremo rapidamente. E' un problema che non risolveremo nei prossimi anni, e probabilmente è destinato a peggiorare progressivamente per il resto del secolo. Non dobbiamo essere egoisti, o timorosi, se vogliamo sperare di avere un mondo decente per i nostri figli e nipoti. Dobbiamo semplicemente bilanciare la nostra domanda d'energia con le nostre risorse in via d'esaurimento.

    Continua...


    Operazione voto in Iraq

    di Seymour M. Hersh*
    24 Jul 2005

    Le elezioni del 30 gennaio in Iraq sono state percepite dal grande pubblico come un trionfo politico per George W. Bush ed una conferma postuma della giustezza della decisione presa di cacciare con la forza il regime di Saddam Hussein. Più di otto milioni di iracheni hanno sfidato la minaccia della guerriglia e sono andati a votare per eleggere i consigli provinciali e l'assemblea nazionale. Molti di loro hanno speso ore per attendere pazientemente il loro turno in fila, sapendo bene che rischiavano la loro stessa vita. Le immagini di iracheni sorridenti che mostravano con fierezza l'indice della mano dipinto di rosa, segno che avevano votato, sono state trasmesse in tutto il mondo.
    Continua...




     

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    Aggiornato a marzo 2005
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    No, il governo italiano è troppo compromesso con le più posizioni più oltranziste di Washington e Londra
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